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Il Festival della Scienza 2019 farà tappa a Iglesias dal 28 al 30 Novembre. Il Museo dell'Arte Mineraria partecipa anche quest'anno ospitando due eventi del ricco programma proposto dagli organizzatori.
Giovedì 28 alle ore 10.00 incontreremo l'artista Jose Angelino con un incontro dal titolo "Risonanze ed individualità" a cui seguirà l'inaugurazione dell'omonima mostra artistica (che sarà visitabile dal 28 al 30 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.00).
Sabato 30 alle 17.00 sarà la volta di Giorgio Chinnici con l'incontro dal titolo "Il labirinto del continuo" nel quale si parlerà del suo libro che racconta l'evoluzione del concetto di numero.
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In occasione dell'Ottobrata Iglesiente 2019 l'Associazione Periti Minerari organizza, presso la sala convegni del Museo dell'Arte Mineraria la presentazione di due libri.
Sabato 19 Ottobre alle ore 18 sarà presentato il libro “Il pane ad Iglesias dal medioevo al 900” di Celestina Sanna (in collaborazione con l'Associazione Minatori Nebida). Il saggio della studiosa iglesiente ripercorre l'evoluzione del più comune dei nostri alimenti dalla nascita della città fino ad arrivare al secolo scorso.
Sabato 26 Ottobre alle ore 18 verrà presentato il libro “Il giorno perfetto per un delitto” dell'autrice iglesiente Barbara Sessini. L'autrice, ora trapiantata a Torino, prosegue con le indagini del Commissario Diana in un intricato thriller ambientato tra la Sardegna e Torino.
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E' con il Regio Decreto N°472 (Serie 2) del 10 Settembre 1871 che il Re d'Italia Vittorio Emanuele II istituisce ad Iglesias la Scuola per Capi-minatori e Capi-officina delle miniere.
Fu grazie all'interessamento del deputato del Regno Quintino Sella che, a seguito della relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna, del maggio del 1871, reputò indispensabile la creazione di una scuola che formasse in Sardegna i tecnici per la gestione delle attività minerarie. L'ubicazione non poté che essere Iglesias vista la numerosa presenza di miniere nel territorio. Venne creato un corso di studi altamente specializzato che comprendeva le materie di mineralogia e geologia, preparazione meccanica e meccanica elementare, topografia esterna e sotterranea, meccanica applicata, coltivazione delle miniere, chimica analitica, metallurgia e costruzioni.
Il decreto istituiva anche un laboratorio docimastico e un Museo di Mineralogia.
Per i primi 40 anni la scuola fu ospitata nei locali del convento di S. Francesco per poi spostarsi nel più comodo e prestigioso edificio liberty che venne inaugurato nel 1911.
L'istituto venne successivamente intitolato nel 1914 all'imprenditore minerario Giorgio Asproni che tanto fece per dotare la scuola di un suo edificio (assieme all'Associazione Mineraria Sarda) e donò ingenti somme di denaro perché la stessa potesse funzionare al meglio.
Ancora oggi, dopo 148 anni di storia, tra alti e bassi la Scuola Mineraria continua a istruire i futuri tecnici minerari.
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La gestione di un museo non è solo proporre freddamente dei reperti, dei macchinari o l’atmosfera unica di una visita in una galleria minerario – didattica del 1934.
Non si tratta solo di mettere in campo tanta passione per cercare di far scaturire nel visitatore una suggestione e far si che rimanga, al termine, un’esperienza; che riesca a “lasciare” una piccola memoria di ciò che è stata la miniera per Iglesias e per il suo territorio.
Capita poi che gli occhi innocenti e curiosi di un bambino vedano quello che spesso noi adulti per distrazione non notiamo.
Capita così che, a seguito della visita al Museo, il piccolo Edoardo da Roma si entusiasmi così tanto da sentire la necessità di trasporre su carta con dei bellissimi disegni l’esperienza vissuta.
La sua sensibilità gli fa disegnare i “bambini minatori”, il duro lavoro con i martelli pneumatici, la scuola mineraria. Lo porta addirittura a creare una piccola pubblicità per il museo con lo slogan che fa dire ad un bambino del disegno “Io ci vado”
Per ultimo la cosa che più ci ha emozionati…da “grande” vuol tornare a vivere ad Iglesias e diventare un ingegnere minerario.
Cos’altro aggiungere caro Edoardo….GRAZIE! Tu non lo sai…ma ci hai appena dato una grande lezione!
Ci hai insegnato a guardare col “cuore” ciò che noi spesso ci lasciamo scivolare addosso, senza apprezzare il nostro passato che, come tu hai capito, può essere il nostro futuro!
Grazie anche ai tuoi genitori che ti stanno crescendo con la sensibilità e l’attenzione che ogni bambino dovrebbe avere!